Il nostro caro Vescovo Don Franco Alfano, lo scorso 28 aprile, è stato ufficialmente trasferito nella Diocesi di Sorrento - Castellammare di Stabia. Una piccola rappresentanza della nostra parrocchia, tra cui io, ha partecipato alla cerimonia di possesso canonico avvenuta in Piazza Tasso a Sorrento. Il paesaggio stupendo addolciva un po’ quella amara consapevolezza di un’imminente separazione e sembrava quasi volerci consolare. Nostalgia e malinconia erano i sentimenti che invadevano i nostri cuori mentre la testa, come se non bastasse, ricacciava le tante esperienze e i bei momenti passati insieme al nostro Vescovo. Erano questi i sentimenti di tutti noi “extradiocesani” (così ci hanno definito gli organizzatori) che a stento riuscivamo a trattenere le lacrime, specie in alcuni momenti della celebrazione. L’omelia poi è stata per me una vera lotta. Quella fatidica espressione “… popolo di Dio che sei pellegrino in Sorrento - Castellammare di Stabia …” è stata una vera fitta al cuore che ha rievocato in me le innumerevoli omelie in cui il popolo di Dio era pellegrino in Sant’Angelo – Conza - Nusco e Bisaccia. Una riflessione che mi è subito venuta in mente è che per Don Franco gli “ulivi” della verde Irpinia erano ormai stati sostituiti dai “limoni” di Sorrento. La conclusione che ho tratto da un’esperienza del genere è che non ci sono né vincitori né vinti, siamo sconfitti a metà. Se da una parte siamo chiamati ad accettare la volontà di Dio, dall’altra è anche vero che non sempre le vie del Signore sono quelle che vorremmo percorrere.
Fabio Moccia